Breve storia dell’architettura di Haarlem

Haarlem può essere definita una città storica. La sua storia mostra un numero notevole di continuità. Continuità nell’ambiente fisico: la posizione su una vecchia collina inizialmente definita da foreste e fiancheggiata da entrambi i lati da zone ricoperte da torba (la foresta di Haarlem è un resto di quel territorio, così come la foresta di Leidse e la foresta di Alkmaarder); continuità nei tipi di attività: costruzioni navali e industria metallurgica, stampa ed editoria; continuità nel rapporto con Amsterdam. Tutte queste continuità hanno trovato il loro effetto nello sviluppo del territorio. Nel fulcro della città medioevale coesistono edifici del diciassettesimo secolo, del diciannovesimo secolo così come costruzioni moderne accumunate dalle più diverse vicende; la configurazione delle strade della città medioevale è raramente cambiata, e le direzioni delle vie di quel tempo sono state estese dalle nuove vie costruite fino al ventesimo secolo. Nella seconda metà del diciannovesimo secolo le circonvallazioni sono state collegate con la città da un rete di strade e linee tramviarie. Anche il forte rapporto con Amsterdam è rigorosamente visibile: canale preferenziale e capolinea della linea che le congiunge, ancora oggi sono visibili la linea tramviaria e linea telefonica.

Le origini
Nell’undicesimo secolo, nel luogo ora chiamato Grote Markt, si era stabilito un gruppo di contadini e pescatori. Qui una lingua di terreno (un’antica duna sabbiosa) e lo Spaarne si incontrano. Era un punto strategico rispetto all’Olanda poichè vicino al suo punto più stretto, fra l’entroterra e il mare, e fece, quindi da naturale collegamento tra lo Zuiderzee e il mare aperto. Questa penisola era in passato un territorio invalicabile. L’unico collegamento fra le Kennemerland, nel nord, e le Rijnland, nel sud, fu consolidato sul terreno sabbioso e prese il nome di “heerweg”. Traccie di queste vie sono ancora visibili nella attuale città, sono infatti rimaste quasi immutate e corrispondono all’attuale percorso nord-sud: Schoterweg, Kruisweg, Kruisstraat, Barteljorisstraat, Grote Markt lungo il municipio, Koningstraat, Gierstraat, la parte più meridionale di Grote Houtstraat, Houtplein, Wagenweg e Herenweg. La monarchia olandese ebbe una “corte” ad Haarlem nella sede dell’attuale municipio.
Chi oggi, nel ventunesimo secolo, percorre in bicicletta quell’itinerario non si rende conto che le stesse vie furono tracciate dalle truppe della monarchia olandese ottocento anni prima, su una territorio formatosi 10.000 anni fa. Ad Haarlem il presente è già passato e il tempo passato non si è ancora chiuso. Come conseguenza della posizione strategica e dello sviluppo commerciale fra Hanzesteden e Rijnland nell’Olanda orientale, Haarlem acquistò a pieno titolo nel 1245 il grado di seconda città in Olanda dopo Dordrecht, circa sessant’ anni prima della crescita di Amsterdam. Nei Paesi Bassi, lo sviluppo è avvenuto a sud e ad est, infatti le città più vecchie sono sorte in queste aree, inoltre la legge della città di Haarlem è quasi una copia di quella del 1185 di Hertogenbosch. Probabilmente la città era a quel tempo già fortificata. I bordi del fossato sono stati tracciati lungo l’attuale Gedempte Oude Gracht (il vecchio canale secondario), il Nassaulaan (dal profilo di entrambe le vie si può tuttavia comprendere come fossero i fossati originari), Nassaustraat e Ridderstraat, Bakenessergracht e il fiume Spaarne: un’ area di approssimativamente un quarto di chilometro quadrato. Le case erano di legno e principalmente costruite addossate le une alle altre. Soltanto alcuni monasteri, chiese ed un edificio amministrativo erano costruiti in pietra. Molti “poorters„ (abitanti riconosciuti delle città) erano tuttavia coltivatori e avevano, come i monasteri, anche terreni fuori dalla città.

Primo periodo di crescita
Come conseguenza dello sviluppo del commercio e dei trasporti e dell’arrivo dei tessitori di lana fiamminghi da Laeken, che fuggivano dalle difficoltà trovate nelle città dell’Olanda meridionale, la popolazione all’inizio del quattordicesimo secolo aumentò velocemente. Quindi il consiglio direttivo della città si riunì per decidere come sviluppare la città senza diminuirne le difese: consolidare l’esistente o estendere la città all’esterno? In primo luogo si decise per il consolidamento: costruendo nei giardini e in altri spazi aperti. Ma il consolidamento rende le città vulnerabili. Nel quattordicesimo secolo in tutte le grandi città olandesi dal centro densamente edificato da costruzioni in legno, divampano grandi incendi che durano anche diversi giorni; ad Haarlem si verificarono nel 1328 (quasi l’intera città andò in fiamme compreso il primo Sint Bavokerk), nel 1347 e nel 1351. Queste calamità diedero un potente slancio allo sviluppo di tecniche di costruzione meno vulnerabili e ad un’organizzazione sociale più attenta nella città. Si costruì sempre più in mattone (un’invenzione estremamente importante in una zona senza pietra naturale) e questo processo continuò fino al diciottesimo secolo. Lo sviluppo del camino ridusse il pericolo di incendi e permise di costruire su più livelli causando un ulteriore consolidamento. In questo periodo il modello di via della città si presentava come ancora oggi sappiamo. Si iniziò con la costruzione del municipio [5] e della Grote of Sint Bavokerk (Cattedrale di S.Bavo) [6] – costruzioni che danno ancora oggi un grande contributo all’identità della città. Per quel che riguarda l’organizzazione sociale, il consiglio direttivo della città era eletto sempre allo stesso modo, secondo determinate regole e controlli. Si adottarono nuove strategie di prevenzione dagli incendi (in quasi tutte le città sono presenti i vecchi regolamenti di prevenzione incendi), attraverso la pianificazione delle nuove costruzioni e una normativa antincendio. All’inizio del quattordicesimo secolo avvenne già la prima estensione della città verso il Bakenes mentre qualche decennio più tardi ne seguirono altre verso Burgwalgebied e successivamente verso lo Spaarne. Tuttavia gradualmente, fuori le mura, andava stabilendosi un numero sempre maggiore di persone dette “buitenpoorters”(cittadini stranieri). Il consiglio direttivo della città provò a contrastare l’immigrazione clandestina senza molto successo. Tra la seconda metà del quattordicesimo e l’inizio del quindicesimo secolo erano vaste le estensioni sviluppatesi verso est, ovest e sud. I confini divennero: Papentorenvest, Oostvest, Herenvest, Kampervest, Raamvest e Westvest – l’attuale Wilhelminastraat (dalla conformazione di questa via si può intuire che inizialmente si trattava di un canale). Queste estensioni hanno significato una semplificazione della superficie (a 1.3 chilometri quadrati). Le mura difensive della città vennero interamente raddoppiate con sette cancelli e trentaquattro torrri includendo le nuove espansioni. Appena due secoli e mezzo più tardi una nuova estensione sarebbe stata necessaria.

Ordine e disordine
Il secolo di prosperità e di espansione, nel quale Haarlem si sviluppa fino ad essere la città più importante del Nord dei Paesi Bassi, è seguito da un lungo periodo altalenante. A partire da 1433 I Paesi Bassi finiscono sotto l’autorità centrale dei duchi di Borgogna e dal 1482 sotto quella degli Asburgo d’Austria e Spagna, i quali conducono una politica centralizzante verso la corte di Bruxelles. Ma il potere raccolse consensi. Nel 1463 per la prima volta, il sovrano riunì lo Stato Generale dei rappresentanti dei distretti olandesi per togliere a ciascuna città e distretto i relativi tassi di interesse e rinforzare diritti e libertà, fatto confermato dal documento detto “Grande Privilegio” del 1477. In questo periodo nasce l’opposizione tra i due partiti Hoekse e Kabeljauwse, che durerà per più di un secolo. La lotta tra i due partiti mostra a lungo un carattere caotico, ma gradualmente il partito Kabeljauwse prevale grazie all’aiuto della borghesia e dei cittadini governati dalla nobiltà – quest’ ultima in stretto collegamento con la corte – i quali sono schierati insieme ai coltivatori ed al crescente proletariato urbano nel partito di Hoekse. L’antagonismo è evidente in tutte le città ed i distretti. Come conseguenza la lotta avviene con intermittenza all’interno delle città, fra le città, fra le case in tutta Europa. A Haarlem una grande parte del quindicesimo secolo è caratterizzata da tumulti e distruzione, per il libero passaggio verso la crescente Amsterdam, assediato dall’insoddisfatto podere di Kennemer e lotta con l’autorità centrale riguardo alle pesanti e numerose tasse.

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