Storia dell’architettura

Primo periodo di crescita
Come conseguenza dello sviluppo del commercio e dei trasporti e dell'arrivo dei tessitori di lana fiamminghi da Laeken, che fuggivano dalle difficoltà trovate nelle città dell'Olanda meridionale, la popolazione all'inizio del quattordicesimo secolo aumentò velocemente. Quindi il consiglio direttivo della città si riunì per decidere come sviluppare la città senza diminuirne le difese: consolidare l'esistente o estendere la città all'esterno? In primo luogo si decise per il consolidamento: costruendo nei giardini e in altri spazi aperti. Ma il consolidamento rende le città vulnerabili. Nel quattordicesimo secolo in tutte le grandi città olandesi dal centro densamente edificato da costruzioni in legno, divampano grandi incendi che durano anche diversi giorni; ad Haarlem si verificarono nel 1328 (quasi l'intera città andò in fiamme compreso il primo Sint Bavokerk), nel 1347 e nel 1351. Queste calamità diedero un potente slancio allo sviluppo di tecniche di costruzione meno vulnerabili e ad un'organizzazione sociale più attenta nella città. Si costruì sempre più in mattone (un'invenzione estremamente importante in una zona senza pietra naturale) e questo processo continuò fino al diciottesimo secolo. Lo sviluppo del camino ridusse il pericolo di incendi e permise di costruire su più livelli causando un ulteriore consolidamento. In questo periodo il modello di via della città si presentava come ancora oggi sappiamo. Si iniziò con la costruzione del municipio [5] e della Grote of Sint Bavokerk (Cattedrale di S.Bavo) [6] – costruzioni che danno ancora oggi un grande contributo all'identità della città. Per quel che riguarda l'organizzazione sociale, il consiglio direttivo della città era eletto sempre allo stesso modo, secondo determinate regole e controlli. Si adottarono nuove strategie di prevenzione dagli incendi (in quasi tutte le città sono presenti i vecchi regolamenti di prevenzione incendi), attraverso la pianificazione delle nuove costruzioni e una normativa antincendio. All'inizio del quattordicesimo secolo avvenne già la prima estensione della città verso il Bakenes mentre qualche decennio più tardi ne seguirono altre verso Burgwalgebied e successivamente verso lo Spaarne. Tuttavia gradualmente, fuori le mura, andava stabilendosi un numero sempre maggiore di persone dette "buitenpoorters"(cittadini stranieri). Il consiglio direttivo della città provò a contrastare l'immigrazione clandestina senza molto successo. Tra la seconda metà del quattordicesimo e l'inizio del quindicesimo secolo erano vaste le estensioni sviluppatesi verso est, ovest e sud. I confini divennero: Papentorenvest, Oostvest, Herenvest, Kampervest, Raamvest e Westvest – l'attuale Wilhelminastraat (dalla conformazione di questa via si può intuire che inizialmente si trattava di un canale). Queste estensioni hanno significato una semplificazione della superficie (a 1.3 chilometri quadrati). Le mura difensive della città vennero interamente raddoppiate con sette cancelli e trentaquattro torrri includendo le nuove espansioni. Appena due secoli e mezzo più tardi una nuova estensione sarebbe stata necessaria.